DESCRIZIONE CORSO
Gestire l’economia nell’attività odontoiatrica è un gioco di “pesi e contrappesi”, che si può decidere di affidare al caso, sperando nella buona sorte, oppure che si può con un minimo sforzo amministrativo affrontare con razionalità e cognizione, sulla base di informazioni chiare, cosa che sicuramente darà vantaggi allo studio e al paziente
CORSO ONLINE IN DIRETTA (4 ORE) SESTA EDIZIONE
Per mettere la parola “fine” ai concetti approssimativi sui costi presenti da anni fra i dentisti, per sentirsi finalmente sicuri quando si ragiona sul proprio immediato futuro economico e più decisi nelle richieste di prezzo per le varie prestazioni.
Obbiettivi principali del corso:
- rendersi conto se l’attività è in grado di sostenere i prelievi del titolare, le tasse e i contributi o se è arrivata “a fondo scala”;
- sfruttare i dati della contabilità o quelli del commercialista per sapere quanto può valere l’avviamento dell’attività in caso di cessione;
- eliminare i diffusi errori concettuali e pratici nel calcolo dei costi odontoiatrici per eliminare così il rischio di sembrare “troppo cari” o di rimetterci;
- valutare la sostenibilità dei vari tipi di costo rispetto alla resa delle prestazioni;
- apprendere le metodiche disponibili per decidere i prezzi da chiedere ai pazienti.
Presentazione
In questo momento di incertezza politica ed economica, chi ha una propria attività deve sapere se il suo sforzo lavorativo è o meno ripagato, e quanto, se le immediate prospettive sono positive o se ci sono dei rischi, se sta praticando dei prezzi “giusti” per lui e il suo paziente. Queste informazioni serviranno per sapere se vale la pena di continuare ad avere una propria attività, o se è giunto il momento di cercare alternative, quali l’impiego come collaboratore.
Per avere le necessarie informazioni, non si può e non si deve guardare solamente “la cassa”, questo lo può fare chi vivesse di stipendio e solo in relazione alla sua vita privata. Occorre dunque alzare lo sguardo, per riuscire a capire esattamente “come si è messi”, qual è la realtà economica attuale dell’attività per come si è venuta a crearsi sotto l’azione del suo titolare. E se del caso, accorgersi nel dettaglio delle criticità per poter intervenire non solo a ragion veduta, ma direttamente sulle esatte cause delle stesse.
Nel corso sarà data come prima cosa la metodica per reperire e organizzare i dati che necessitano per individuare il “margine” globale dell’attività, indice che consente di farsi subito un’idea di come sono andate le cose, se l’attività ha raggiunto un soddisfacente livello di redditività, e in base a questo quali possono essere le sue immediate prospettive future.
Oltre alla misura del margine, sarà anche data la metodica per stimare quello che oggi è salito alla ribalta dell’interesse dei dentisti di ogni età: il “valore” attuale dell’avviamento dell’attività, elemento che rileva nelle trattative per l’eventuale cessione totale o parziale dell’attività o della clientela e quando si devono fare valutazioni per la costituzione o lo scioglimento di società.
Si passerà quindi all’analisi economica delle varie prestazioni, a livello di tipologia o branca, per arrivare nel più breve tempo consentito dall’applicazione di metodiche di tipo aziendale a misurare ogni aspetto economico dell’eseguito, informazione essenziale per le decisioni riguardanti i prezzi e i costi che si possono sostenere, il contributo delle varie prestazioni al margine e al guadagno dell’attività. Si spiegherà come sfruttare i diffusi programmi gestionali, nei quali le informazioni economiche dettagliate e aggiornate di norma non ci sono, integrando la massa di dati che contengono con quanto manca per fare le analisi, che nel corso sarà chiaramente indicato, con numerosi esempi di rielaborazione di quei dati per ottenere informazioni di enorme utilità.
Verrà spiegata in modo pratico, con i calcoli necessari, la metodica per l’assegnazione corretta e non distorsiva di alcuni costi dello studio, quelli che nel tempo si è visto suggerire di assegnare con varie teorie basate sull’idea dell’esistenza di un “costo orario” dello studio, al quale si sono attribuite virtù che in realtà non ci sono, e in molti casi hanno portato a valutazioni erronee dei costi e dunque dei prezzi e dei margini. Si è visto anche proporre un “costo orario per poltrona”, ma siamo sicuri che questa misura abbia a che fare con la conoscenza del costo di produzione di una prestazione?
Il rischio di affidarsi, su questi argomenti, a teorie che non si basano rigorosamente sulla tecnica aziendale, “tanto a un dentista basta sapere queste cose a spanne” (errore concettuale madornale), è che i conti del dentista risultino sbagliati. Inutile dire delle conseguenze di errori quali la sotto o sopra valutazione dei costi, che potrebbero portare a scelte sui prezzi finali, inclusi gli “sconti”, sulle preventivazioni, fuori mercato e così si rischia di “perdere” il paziente, o al limite insufficienti a dare una minima resa, e così si lavora rimettendoci. Il problema più serio, in tutte e due le situazioni disfunzionali adombrate, è quello di stare dentro una delle due pensando che sia esattamente il contrario! Tali disfunzioni della percezione delle cose, in gergo dell’analista aziendale si chiamano “distorsioni” della realtà dei costi. Cose pericolosissime per la salute finanziaria dell’attività.
Argomenti programmati del corso
PRIMA PARTE: Il “minimo sindacale” del controllo di gestione:
- utilizzare i dati prelevati dal programma gestionale per fare, con Excel, un’analisi vasta, utilissima e ricca di informazioni dell’eseguito e dei prezzi effettivamente praticati, con esempi diretti;
- esempio per il trattamento dei dati della propria contabilità, o quelli del commercialista, per misurare il margine di rendimento globale dell’attività e la sua congruità, con un semplice prospetto;
- utilizzo dei dati indicati, integrati con le spese del titolare, per stimare se l’attività ha o meno un valore di mercato, “avviamento”;
- rendersi conto se l’attività, a seguito dei propri prelievi e del pagamento di tasse e contributi, è stata “spolpata” o se conserva una capacità di risparmio;
SECONDA PARTE: Analisi delle prestazioni, una metodica semplice alla portata di tutti:
- assegnare i consumi di materiali, le parcelle dei collaboratori e del laboratorio e altri costi simili alle singole tipologie di prestazioni, con dei calcoli semplici, rapidi e precisi;
- assegnare gli altri costi alle varie tipologie di prestazioni, superando i limiti e i pericoli della tecnica nota come “costo orario”;
- analizzare gli aspetti economici delle prestazioni eseguite, valori medi di prezzi, costi, rendimenti e margini effettivi, per conoscere i punti di forza e debolezza e prendere decisioni a ragion veduta sui prezzi, sui costi che si possono sostenere o si devono “tagliare”;
- testare in pochi secondi la redditività di singole operazioni cliniche, anche in relazione a tariffari convenzionati, simulando l’effetto di variazioni nel prezzo o nei costi, quali ad esempio l’impiego o meno di collaboratori;
- cenni alla tecnica per la misura del costo e del rendimento effettivo di ogni singola seduta eseguita e di ogni paziente curato;
- rassegna delle tecniche disponibili per creare i prezzi da chiedere ai pazienti.
Sarà consegnato un file Excel con i prospetti dell’intero sviluppo dell’analisi dell’eseguito illustrata nel corso e per lo schema contabile da utilizzare per eseguire praticamente quanto spiegato.